La cronaca geopolitica dell’ultimo periodo non fornisce scenari rosei.
E di quello che accade nel mondo, l’animazione è spesso una chiave di lettura vibrante, facilmente assimilabile e ben congeniata.

Film d’animazione come il fulgido Persepolis si fanno vedere e rivedere nella loro dissacrante poesia.
Tratto dall’opera autobiografica dell’autrice iraniana Marjane Satrapi, Persepolis dà una visione ampia di quello che è stata la rivoluzione islamica, soprattutto per un’adolescente come Marjane.

E nel delicato mondo “ghibliano” non c’è forse spesso il lugubre borbottio di una guerra in sottofondo? Su tutti, La tomba delle lucciole è struggente e neorealista ritratto di una Seconda Guerra Mondiale che ha colpito soprattutto i più piccoli.

Tinte decisamente più fosche per Valzer con Bashir, presentato a Cannes nel 2008 e vincitore di numerosi premi tra cui un Golden Globe.
Con una grafica surreale quasi fumettistica, che ricorda vagamente la tecnica del rotoscoping, ripercorre attraverso gli incubi del veterano protagonista, le violenze della Guerra in Libano.
In Libano la proiezione del film è vietata, in quanto troppo dolorosa la visione e vergognosa la ripercussione dei fatti.

Allo stesso modo, il meno conosciuto e recentissimo Josep, storia del fumettista catalano Josep Bartolì in fuga dal regime di Franco e confinato nei campi di concentramento. Una cruda testimonianza che ha vinto un premio ai Cesar e agli European Film Awards 2020.

Tornando alle vicissitudini contemporanee, ultimamente si è riparlato del premiatissimo I racconti di Parvana (Sotto il Burqa), dove la protagonista Parvana è una bambina afghana, enormemente coraggiosa e determinata, impegnata in incredibili vicissitudini da seguire col fiato sospeso. Tratto dai romanzi di Deborah Ellis e diretto da Nora Twomey, è vincitore di un Annie Award e candidato agli Oscar nel 2017 come miglior film d’animazione.

Della guerra in ex Jugoslavia, invece, racconta bene la regista Anja Kofmel con la pellicola Chris the Swiss, unendo documentario e animazione per raccontare la brutalità di una guerra che l’ha toccata personalmente.

E come non ricordare il reporter eroe, il grande giornalista Ryszard Kapuściński, corrispondente di guerra protagonista dell’animation movie Ancora un giorno, nello scenario della guerra civile in Angola. Un ritratto di grande sensibilità, di un personaggio straordinario che è necessario conoscere.

ph: tratta da La tomba delle lucciole diretto da Isao Takahata