Una prima assoluta vince il Premio Villanova Monteleone: “The Funeral”, una denuncia sul sistema delle caste in India
Menzione speciale della Giuria giovani ai sardi Alessandro Mirai e Fabian Volti per il lororeportage sui disastri provocati dall’ inquinamento industriale a Porto Torres.

Il Premio Villanova Monteleone 2017 per il miglior documentario Italiano va a “The Funeral” di Filippo Biagianti e Ruben Lagattolla. Un reportage girato in India nel 2016 e presentato sul palco del Sardinia Film Festival in prima visione assoluta per raccontare le profonde spaccature e le grandi contraddizioni che caratterizzano il sistema delle Caste nella società indiana. La storia di un funerale negato in una comunità di contadini Dalit, i cosiddetti fuori casta, è
un piccolo episodio che mette in luce un regime di apartheid al quale sono sottoposte circa 250 milioni di persone.  Alla cerimonia di premiazione, presentata sabato sera da Rachele Falchi sul palco di Piazza Piero Arru, hanno presenziato il sindaco di Villanova, Quirico Meloni e il direttore artistico Carlo Dessì, affiancati via via dai componenti delle diverse giurie. «Il festival accoglie solo filmati in prima visione sarda, ma aumentano di anno in anno le opere in prima visione italiana o addirittura mondiale – hanno spiegato gli organizzatori –. Questo significa che sempre più autori prendono in considerazione il Premio Villanova Monteleone come vetrina per il lancio della loro opera».
Con accordo unanime, la commissione tecnica composta da Lorenzo Hendel (docente di regia), Davide Bini (docente di regia) e Giommaria Monti (autore televisivo Rai), ha riconosciuto a “The Funeral” il merito di aver affrontato una tematica complessa e scabrosa, senza artifici retorici, con una contrapposizione sconcertante di testimonianze
dal vivo e riprese drammatiche di eventi reali.
Menzione speciale è andata a “Inner me” di Antonio Spanò, un corto realizzato in Congo tra mercati affollati, mattatoi, fornaci e cacciatori di pipistrelli. È un film che ha sapientemente messo a fuoco “la tripla emarginazione” che le donne, i disabili e i poveri subiscono in un contesto nel quale sono considerati ultimi tra gli ultimi. Le tre condizioni sono tutte incarnate dalle protagoniste del video, accomunate dalla caparbia volontà di  riafferrare ogni mattina i fili incerti del loro destino.
A conquistare il Premio Giuria Giovani, composta da ragazze e ragazzi di Villanova, è stato invece “Irregulars” di Fabio Palmieri, per aver raccontato la tragicità di una storia d’immigrazione attraverso una metafora, quella dei manichini, la cui mancanza d’identità acuisce il senso di drammaticità del reale.
La Menzione speciale giovani è stata conferita ai registi sardi Alessandro Mirai e Fabian Volti per il loro “R-Esistenze”, un reportage sui disastri provocati dall’inquinamento industriale a Porto Torres, una realtà che, nonostante sia a pochi chilometri da noi, è spesso trascurata e quasi dimenticata. I protagonisti sono al contempo attori e spettatori di
questa dimensione.
Un folto pubblico ha seguito infine l’appuntamento conclusivo della kermesse in Piazza Generale Casula, il Tributo a Rino Gaetano nell’interpretazione di Alessandro Azara e del suo gruppo in concerto acustico.